IL CASALE

INTRODUZIONE
Un lungo restauro per riportare alla luce un Bene Comune:

Restauro, rinnovo, recupero: tre termini diversi nel suono ma simili nel significato, che rimandano ad affinità comuni.
Per il gruppo di soci della Cooperativa Il Carosello alla speranza di veder finalmente realizzato un sogno e per gli abitanti di un quartiere la possibilità di riappropriarsi di un bene pubblico ormai dimenticato. Per capire il progetto di recupero del casale di Colle Massimo, alla Pisana, bisognerebbe conoscerne meglio la storia. Non siamo in grado di raccontare nei dettagli le sue origini, ma questo manufatto, così abbandonato, se potesse parlare avrebbe di certo tante storie da narrare.
All’inizio gli edifici erano due, uno di fianco all’altro; la struttura in muratura e pietra, il tetto con travi di legno, sormontato dai tipici coppi romani. Oggi di edifici ne è rimasto solo uno, caratterizzato da ciò che provoca la solitudine: degrado e incuria. Anche l’intonaco esterno, nelle sue tracce di rivestimenti sovrapposti, rivela la vetustà di questa costruzione.

Il progetto avviato dalla cooperativa Il Carosello ha previsto il consolidamento della struttura muraria portante attraverso operazioni di cuci e scuci con gli stessi materiali di costruzione e, laddove necessario, con vere e proprie iniezioni, compatibili con i materiali presenti, per rinvigorire il casale e riportarlo alla luce.
Sulle superfici dei prospetti è stato fatto il ripristino degli intonaci a base di calce, nel rispetto della tradizione dei rivestimenti impiegati all’epoca, così come la coloritura esterna, autorizzata dall’autorità per i Beni Culturali, ha ripreso la tonalità tipica dei casali romani.
Il tetto, totalmente demolito, è stato realizzato con una struttura portante in travi di legno e la copertura con tegole. All’interno si è cercato di mantenere la fruibilità, cercando da un lato di rispettare la tradizione e dall’altro di garantire la modernità.
Una volta ultimata la rete fognaria, dapprima non presente, nei due livelli saranno realizzati cinque bagni, rispettivamente tre al piano terra e due al piano superiore, ponendo grande attenzione alla normativa sugli spazi per disabili, compresa l’installazione di un montascale sulla rampa che unisce i due piani e alla sistemazione dei vialetti esterni, al fine di ridurre il più possibile le barriere architettoniche.

Il sogno di un nuovo centro polivalente nel cuore del XVI Municipio di Roma sta per realizzarsi. Seguiteci e, se possibile, sosteneteci.

SERVIZI
AREA CLINICA RIABILITAZIONE AREA DIDATTICA
– consulenze psicologiche individuali e familiari
– psicovalutazione
-osservazione di psicoterapia/logopedia
-valutazione dei disturbi dell’apprendimento,
-sostegno alla genitorialità
– gruppi di discussione e supervisione
-psicoterapia del bambino e dell’adulto all’interno di gruppi di Psicodramma, con la mediazione dell’arte

– sportello d’ascolto per adolescenti e famiglie con il progetto di ricerca sulla prevenzione del suicidio giovanile,l’abuso infantile.
– training autogeno per bambini: il rilassamento e la condivisione in gruppo attraverso la fiaba
– logopedia e neuropsicomotricità infantile
– la pratica del “compagno adulto”

Osservazione diretta nello spazio be.bi. (micronido) SPAZIO Mamma-Bambinoin ludoteca , colloqui con le famiglie, attività musicali con il Metodo Gordon e dell’inglese dei piccoli (learn with English), area sociale e di prevenzione, partecipazione alla attività di Pet Therapy, Mediazione familiare,laboratori di costruzione del giocattolo con i genitori , formazione sulla Lettura ad alta voce e sulla Fiaba in ambienti scolastici e ludici e attraverso lo Psicodramma sul tema dei fratelli e delle emozioni nella scuola.

PROBLEMA
Al fine di collaborare attivamente con la rete dei servizi sociali e territoriali, il progetto prevede molte iniziative rivolte essenzialmente ai minori e famiglie, oltre a tutti coloro che desiderano una miglior qualità della vita prevede spazi di incontro, di gioco ed attività espressive legati all’arte ed alla musica.
Animatori ed operatori esperti realizzano veri e propri itinerari ricreativi e ambientali, attraverso laboratori di musica, teatro, fotografia, pittura, biologia marina, ecc. ed attività sportive, alternati ad escursioni in aree di interesse naturalistico.
Il nostro Casale immerso nel verde, spazio pensato e dedicato all’infanzia e alla famiglia accoglie uno spazio Be.bi (nido) incentrato sul rapporto sinergico con la natura e la musica.

PROGETTO
Così il Centro polifunzionale per l’infanzia e la famiglia insieme con l’Ambulatorio , si colloca tra i servizi rivolti alla prevenzione e tutela della Salute e dell’ambiente.

Come è possibile parlare di prevenzione in uno spazio per il gioco? Dalla lettura psicoanalitica di Ferencsi sappiamo che il buon educatore si è messo in gioco attraverso il lavoro di analisi su se stesso, di conoscenza dei propri limiti e delle proprie capacità. Del resto si dice che gli effetti di una psicoterapia andata a buon fine si registrano fino alla terza generazione, in termini di salute psicofisica per sé e per gli altri. La sfida della ricerca psicoanalitica nel campo sociale è quella di far emergere individui capaci di desiderio e di scelta, abolendo la logica del consumo, del bisogno, l’atrofia del desiderare a tutti i costi.
Uno dei nostri principali obiettivi è favorire l’emergere dell’individuo attraverso la trasmissione e l’apprendimento in senso lato.
Questo progetto, al quale abbiamo dedicato tanto lavoro, è rivolto sia ai bambini che ai ragazzi, ai genitori e agli adulti di riferimento.
Tra gli autori che amiamo tenere come guida c’è Francoise Doltò, la psicanalista francese di orientamento lacaniano che ha dedicato la vita ai bambini e noi vorremmo raccoglierne l’eredità e permettere la sensibilizzazione all’ascolto. Abbiamo scelto alcuni ambiti di attività, come mediatori di tali finalità.

Riguardo alla lettura condivisa (per i grandi) aderiamo al “Un libro, un quartiere”, promosso DAI municipi di Roma Capitale; la lettura ad alta voce (per i bambini e i ragazzi)
Nel campo dell’Arte daremo spazio alla pittura, con dei laboratori dedicati, al disegno, alla footografia. Vi sarà spazio anche per l’Immagine artistica attraverso il cinema e per la Musica e il Canto.
Molto spazio sarà dedicato al linguaggio del corpo, con l’espressione corporea nello sport e la danza e persino con il teatro.. IL progetto integrata programmazioni dedicate in maniera specifica a soggetti stranieri e disabili.
Un altro ambito importante d ‘interventi è quello della riabilitazione logopedica e del sostegno alla disabilità.

Tutte queste collaborazioni permettono la ricerca e il monitoraggio su ciò che può essere il buon esito del gioco.
Il centro per la famiglia, che vorremmo paragonare alla maison verte ideata dalla Doltò, si avvale della collaborazione con il Centro per la ricerca psicoanalitica Apeiron, con gli specializzati della scuola Coirag e di insegnanti illuminati.
Perché il gioco? Nella convenzione Onu e Unicef, così come nella Carta dei diritti del bambino si sottolinea il diritto dei minori al gioco, al riposo, al divertimento. A livello internazionale viene affermato il diritto al gioco, perché è il loro bisogno prevalente e vitale di ordine fisiologico e psichico. E su questo gioco i grandi hanno il dovere di vegliare. Vegliare attraverso la trasmissione e per questo ci avvaliamo di un Comitato scientifico non solo formato da psicoanalisti e psicoterapeuti – Apeiron, Sipsa, Coirag, lo studio Nuovi percorsi – ma anche da membri dell’università La Sapienza e Roma 3, con i progetti di ricerca insieme al prof. Giovanni Moretti del corso di laurea in Scienze della formazione e la prof. Rossi del corso di laurea in Medicina e psicologia.
Siamo lieti di collaborare con Giuseppe Fiori , responsabile della bella rivista specializzata per i bambini “il pepe verde” e che ci arricchisce dell’esperienza della vera costruzione del libro, scopre giovani talenti dell’immagine e dell’illustrazione insieme alla casa editrice Anicia, con cui collabora anche il prof. Moretti e ciò è per noi una preziosa opportunità creativa.

Ritornando alle nostre attività, il giocattolo è anche riciclo e restauro: la riparazione dell’oggetto nel senso psicoanalitico della ricostruzione del legame.
La natura e l’ambiente in questo contesto sono elementi fondamentali, insieme al discorso musicale condotto con la collaborazione del presidente della scuola di musica popolare di Villa Gordiani, Andrea Amendola.
Sulla questione del teatro e del valore del gesto per gli psicodrammatisti, ma ricordo un’altra importante collaborazione per realizzare il cineforum, con l’associazione ‘Clara Maffei’, di Josè de Arcangelo e Gladis Pereira.

OBIETTIVI
La cooperativa ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed alla integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi e di attività produttive, nelle quali realizzare l’integrazione lavorativa di persone socialmente svantaggiate.
In relazione a ciò la cooperativa può gestire stabilmente o temporaneamente, in proprio o per conto terzi:
– promuovere e svolgere attività di formazione e di aggiornamento professionale nel campo socio-sanitario, educativo, psico-pedagocico, paramedico, psicoterapico ambientale e linguistico, nonchè della comunicazione anche con esperti esterni qualificati;
– promuovere ed effettuare in Italia e all’estero, intermediazione culturale rivolta agli operatori psico-sociali, socio-sanitari (ad es. assistenti sociali e all’infanzia, educatori, logopedisti, psicomotricisti, terapisti della riabilitazione, neuroriabilitatori, psicologi e pedagogisti, animatori, mediatori culturali, operatori di ludoteca, operatori di attività assistita con animali (pet-terapy), e al personale insegnante di ordine e grado;
– fornire assistenza (domiciliare e non) a terzi, sia in forma privata che in convenzione con enti e locali;
– gestire comunità (case alloggio, case famiglia, nidi e micronidi ecc.)per la cura e la riabilitazione e sostegno alla famiglia;
– promuovere la cultura artistica e favorire la creatività attraverso la realizzazione di attività ludico-ricreative-artistiche per il tempo libero, destinate essenzialmente ai minori e agli anziani, anche in strutture e/o associazioni gestite a terzi;
– svolgere attività di protezione, custodia, manutenzione e tutela di aree verdi e spazi verdi, nonchè attività didattico-informative, a salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo, oltre che ad espletare attività di sfalcio del verde e recupero rifiuti erbacei e non;
– svolgere opera di formazione sulle leggi vigenti e sulla lingua italiana, istituendo all’uopo corsi e seminari;
– svolgere opera di informazione per consentire ai membri di essere consapevoli dei diritti e dei doveri nascenti dall’essere in territorio italiano, fornendo agli stessi informazioni su organismi, enti, società o privati che agiscono in questo settore, promuovendo e appoggiando la traduzione, pubblicazione e diffusione di opere, articoli e documenti atti a favorire la conoscenza delle iniziative e servizi esistenti in campo sociale;
– partecipazione/progettazione di programmi o/e interventi di assistenza e riabilitazione attraverso l’ausilio di animali addestrati ad hoc da personale specializzato;
– programmi/intervento di educazione alimentare mediante corsi e attività finalizzati alla diffusione dell’agricoltura biologica e dell’alimentazione naturale, oltre ad attività informative e promozionali relative a questi temi;
– organizzare scambi di eventi culturali con compagnie, associazioni, cooperative della Unione Europea ed extracomunitarie;

PROCESSO

La Responsabile dell’Area Cilnica del C è la dottoressa Mariarosaria Danza (Membro didatta del comitato direttivo APEIRON, docente per il Training Professionalizzante della Scuola di specializzazione in Psicoterapia C.O.R.A.I.G. 2012-19)

AREA CLINICA:

– consulenze psicologiche individuali e familiari
– psicovalutazione
– l’osservazione delle psicoterapie e delle logopedie,
– logopedia e neuropsicomotricità infantile
– la valutazione dei disturbi dell’apprendimento,
– sostengo alla genitorialità
– gruppi di discussione e supervisione con il responsabile dei trattamenti, la psicoterapeuta Dottoressa Danza e la neuropsichiatra infantile Dott.ssa Adriana Lo Castro
– psicoterapia del bambino e dell’adulto all’interno di gruppi di Psicodramma, con la mediazione dell’arte
– esperienza nella terapia occupazionale in casa di cura per anziani
– la pratica del “compagno adulto”
– sportello d’ascolto per adolescenti e famiglie con il progetto di ricerca sulla prevenzione del suicidio giovanile
– training autogeno per bambini: il rilassamento e la condivisione in gruppo attraverso la fiaba

Area didattica:
Osservazione diretta nello spazio be.bi. (micronido) , colloqui con le famiglie, attività musicali con il Metodo Gordon e dell’inglese dei piccoli (learn with English), area sociale e di prevenzione, partecipazione alla attività di Pet Therapy, Mediazione familiare, formazione sulla Lettura ad alta voce e sulla Fiaba in ambienti scolastici e ludici e attraverso lo Psicodramma sul tema dei fratelli e delle emozioni nella scuola.
Spazio be.bi-nido (max 16 bambini 18-36 mesi)
“Progetto didattico attraverso la natura, l’arte e la musica”.
(3-6 anni)

“Dalla natura è sorto e da essa l’uomo si è differenziato; processo che, a partire dalla Preistoria, non si è mai concluso e si rinnova ad ogni nascita che apre l’infante al mondo umano e alle paure e all’incanto estetico del mondo “non umano”. Fin da allora e nel prosieguo dell’esistenza il senso della vita ci è dato non solo dalle persone, ma anche dalle cose che ci circondano: pietre, alberi, fiumi, case, oggetti ………. Si nasce nel mondo e si diviene con il mondo. Cose, forme, corpi, ritmi, immagini, parole: al confine tra l’interno e l’esterno il patrimonio di ogni uomo si fonda su dinamiche percettive che costituiscono l’esperienza del mondo e sono in relazione con i processi primari del vivere” (Domenico Chianese)
Da questa prospettiva la nostra didattica di Mason Verte si basa su un’etica sensibile alla coniugazione dello sviluppo percettivo, cognitivo e affettivo del bambino, attraverso gli stimoli naturali . dell’ambiente e quest’anno in particolare della Musica.
Il tessuto musicale permette appunto di accompagnare in maniera non traumatica questa prima esperienza del mondo, permette di apprendere in maniera spontanea e appunto naturale due regole fondamentali :Il Tempo e lo Spazio.